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24.7.12

La memoria del cuore (The vow, 2012)
di Michael Sucsy

Con un titolo italiano che lo porta ad un passo da Gli occhi del cuore e una trama scaldacuore che si fa gran vanto di essere tratta da una storia vera, La memoria del cuore mette insieme due attori semiesordienti nel genere con una trama a prova di bomba.
Lui e lei si amano (ma tanto!) almeno fino all'incidente in seguito al quale lei perde la memoria, o meglio non rimembra nulla di quanto accadutole negli ultimi anni, di fatto tornando indietro di 5 anni circa, quando ancora non conosceva il suo attuale marito ed era una persona decisamente diversa per gusti, personalità e amori. Lui la dovrà riconquistare un'altra volta. Come potrà lei reinnamorarsi se non ricorda nulla? Con la memoria del cuore!!

Nonostante sembri una commedia lineare, in realtà ci sono almeno due matrici principali che corrono verso il medesimo fine sentimentale. Una realista e una fantastica. 
La prima e più forte è quella della conquista, ovvero quel processo fatto di lento avvicinamento e piccoli momenti sentimentali che segna la nascita di un amore e che solitamente al cinema è vessato da coincidenze mostruose (non è questo il caso però).
L'altra è il cinema del ritorno indietro nel tempo, del "what if...", quello cioè in cui una persona adulta può rivivere gli anni della sua giovinezza per un inspiegabile fenomeno magico/fisico (Peggy Sue si è sposata). In questo caso non c'è viaggio nel tempo ma mentalmente la protagonista torna ad un'altra età, rivive altri amori che aveva superato e recupera rapporti che si erano guastati (riscoprendo poi anche il perchè), di fatto sperimentando cosa succederebbe a poter ripercorrere parte della propria vita in maniera diversa. Essere un'altra e innamorarsi comunque della stessa persona.

In questo doppia anima si muove benissimo il fisico minuto e asciutto di Rachel McAdams, tutta sorriso e diversi tagli di capelli, sguardi innamorati e vestiti leggeri. Molto meno il corpo ingombrante di Channing Tatum, più avvezzo a darle e/o prenderle, e goffamente inserito in una storia in cui dovrebbe incarnare l'uomo visto dal mondo femminile, cioè dotato di una grazia e uno stile che di fatto non gli appartengono, a prescindere dal numero di cappelli e sciarpe alla moda che può indossare. Tatum non si adatta e ingombra in ogni scena, risultando anche più volte l'unico elemento implausibile di una trama assurda.

4 commenti:

FebruarySong ha detto...

Il film non l'ho visto, ma la parte finale del commento esprime quello che avevo pensato la prima volta che ho visto il trailer: che cavolo c'entra Channing Tatum?
Non ho mai visto un suo film, non so se sia bravo a recitare o se sia il solito attorone americano tutto muscoli, ma di certo a colpo d'occhio ci stona.
Per il resto, mi hai convinta. :)


gparker ha detto...

E' un film che all'inizio non ci vuoi stare ma poi un po' ti conquista, al netto delle assurdità


Lokki ha detto...

sei troppo buono. visto ieri sera mi ha fatto schifo.


gparker ha detto...

ma si perchè alla fine questi film un po' mi conquistano, cioè sono delle sicurezze incredibili. Anche questo che è veramente terra terra c'ha un equilibrio tutto suo....


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