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20.3.12

E' nata una star? (2012)
di Lucio Pellegrini

C'è una componente inusuale per il cinema italiano dietro E' nata una star?, ovvero un soggetto ispirato ad un libro di un grande scrittore internazionale. Si tratta di Nick Hornby i cui diritti Lucio Pellegrini è riuscito ad assicurarsi per girare una commedia che riesca a fondere stile britannico e italiano.
Girato a Torino e ambientato in un'indefinita città del nord Italia, E' nata una star? da subito si presenta come un ibrido, aprendo con una donna in bici che attraversa casette unifamiliari non a schiera. Allo stesso modo, lungo tutto il film, la ricerca del modo di vivere britannico nell'Italia del nord sarà una costante.

Ovviamente la parte più inconsueta è la narrazione, lontana dall'impersonale sguardo esterno che solitamente regna nelle commedie nostrane ma tutta filtrata dalla protagonista (Luciana Littizetto) che in certi momenti si concede anche la voce fuoricampo dei propri pensieri.
Il movimento principale di E' nata una star? è il girovagare di una lunga giornata che inizia con la consegna nella cassetta delle lettere di un DVD pornografico ("Il dr. Trombhouse" montato da Walter Fasano come fieramente indicato nei titoli di coda). Quello è il macguffin che scatena una revisione di ruoli, assetti e rapporti all'interno della famiglia protagonista. Perchè nel film porno la parte principale ce l'ha Marco, il figlio di Lucia (che scopre per prima il DVD) e Osvaldo (che è un uomo del sud), e quel ruolo l'ha ottenuto per un motivo facilmente intuibile.
La ricerca delle cause e dei modi con cui il tutto è stato fatto è il cuore di questo girovagare di Lucia, aiutata dal marito preoccupato principalmente di far sparire tutte le copie del film. Ma chiaramente il motivo cinematografico che muove tutto il viaggio all'interno della propria comunità di riferimento è indagarne piccolezze, contraddizioni e svelarne ipocrisie.

Se dunque la storia cerca di creare un ponte tra contesto italiano e origine britannica, l'umorismo è marcatamente nostrano, molto affidato al duo Littizetto/Papaleo, ed è anche la parte meno funzionante di un film che senza dubbio ha il suo punto di forza nei comprimari e non nelle risate che strappa a fatica.
Più che il primo piano è infatti lo sfondo a dare a E' nata una star? la vera ragione d'esistere. Le molte figure di secondo piano, i comprimari o anche gli ambienti in cui si passa solo una volta, sembrano quelli dipinti con più convinzione e gli unici in grado di incidere. La famiglia della fidanzata di Marco, l'ufficio open space di Osvaldo, la scuola dove lavora Lucia e via dicendo costruiscono un paesaggio duro e ipocrita come pochi, in cui macchiette poco divertenti e convincenti si agitano per dimostrarsi (sia a se stessi che agli altri) progressiste.

2 commenti:

Flavia ha detto...

Ma un commento sulla scelta di Castellitto Jr come co-protagonista?

Flavia.


gparker ha detto...

Inspiegabile. Anzi scusa: spiegabile


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